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A Saluzzo anche gli adulti in FAD imparano un mestiere

Imparare ad impastare e stendere la pasta per farcirla o a segare un asse di legno e realizzare gli incastri per dare forma ad una sedia sono stati i motivi che hanno spinto Giuliana, Tatiana, Simone, Lorenzo, Andrea, Simona, Annamaria, Giulia, Cinzia, Marta, Sonia Agata, Edith, Nina, Gabriele, Angelica, Awa, Alessia, Svetlana, Francesco, Sheila, Anteta, Angela, Domenico, Piero, Elisabetta, Mamadou, Elisa, Francis, Fabio, Alfred, Agnese, Osakpamwan, John, Ruben, Luana, Daniele, Aziz, Shaibu, Cristina ad iscriversi ai nostri corsi (MDL) di Saluzzo.

600 ore di attività formative da trascorrere principalmente in laboratorio e poi in azienda con l’idea chiara di costruirsi un bagaglio professionale e trovare occupazione, sicuramente con il supporto nel nostro Sportello Lavoro.

Poi è arrivato il COVID-19 e di conseguenza la chiusura delle attività in presenza al CFP. Ma a seguire giungeva la determina regionale che dava la possibilità di continuare il percorso formativo in fad, ossia con il supporto della Rete.

Che fare? Si saranno sicuramente chiesti che senso potesse avere tutto ciò dati i presupposti. Ma soprattutto se avrebbe potuto dare qualche risultato. Niente laboratorio, nè esercitazioni. E le spiegazioni pratiche con le eventuali correzioni nell’uso degli attrezzi o nel preparare le dosi?

i falegnami

i panettieri



Non hanno avuto dubbi e tentennamenti, si sono fidati dei formatori e facendo leva sulla propria volontà si sono buttati a capofitto in questa esperienza imprevista.

Hanno via via preso dimestichezza con gli strumenti informatici, con la rete, la connessione ad internet. Hanno imparato ad usare Google Classroom, la classe virtuale strumento online attraverso il quale i formatori condividono i materiali didattici, Google meet per svolgere le lezioni in diretta, finendo per familiarizzare oltre che con i termini tecnici quali farina, lievito, formaggio, temperatura, haccp, raspa, seghetto, bulino, colla, tenone e mortasa. Inoltre hanno dovuto vedersela con parole come sincrono, asincrono, download, upload, google document. Insomma la rete e” la formazione a distanza”.

Vantaggi sì: il non dover perdere tempo a recarsi al CFP! Svantaggi, neanche a dirlo: il non potersi incontrare e far pratica in laboratorio. Insomma non poter far gruppo soprattutto!

E allora la cucina di casa è diventata una sorta di laboratorio per sperimentarsi, seguendo tutte le precauzioni più volte ripetute dai formatori, che hanno ribadito la non obbligatorietà di queste prove.

Anche qualche sedia, qualche tavolo e suppellettile in legno in casa degli allievi falegnami potrebbero aver subito gli effetti del coronavirus ed in particolare delle loro esercitazioni: ma di questo non abbiamo notizie particolari!

Hanno comunque trovato il modo di esercitarsi e di andare avanti nella pratica.

Cinzia del corso di panetteria, al telefono ci racconta che questa è stata la sua prima esperienza in FAD e sicuramente di molti dei suoi compagni. “Che piacere rivederli o sentire anche solo la voce mentre Paolo (Trucco) inizia la lezione. E poi in quella con Corrado (Isaia) il nostro prof di panetteria. Ricordo che abbiamo riso un sacco nel vederci in video, come fossimo in una trasmissione televisiva. Non riuscivamo a rimanere seri. La capacità del prof nel condurre la lezione nonostante la distanza ci ha messi a nostro agio. La lezione online è diventato un appuntamento da non perdere!”.



L’Architetto (Paolo) Trucco, progettista del CFP, ci racconta quanto l’esperienza sia stata fino ad oggi positiva secondo quanto confermano tutti i formatori coinvolti nel corso.

“Alta la percentuale di partecipanti alle lezioni in sincrono, ossia le video lezioni, intorno al 90 % su entrambi i corsi stessi con una programmazione che prevedeva 4 ore consecutive di lezione. Sicuramente più facile per i panettieri esercitarsi a casa e molte sono state le foto pubblicate sulla pagina facebook del CFP.

Ma i falegnami si sono organizzati, hanno realizzato le loro esercitazioni e non hanno fatto mancare il loro contributo di foto.


Raccogliamo in diretta anche i primi frutti del corso di panetteria perché un’allieva ha iniziato l’attività lavorativa proprio in questo periodo di emergenza, rilevando una panetteria a Bagnolo Piemonte e proseguendo la formazione a distanza nei momenti di chiusura dell’esercizio. Per quanto riguarda invece i nostri iscritti di falegnameria, dove ho anche svolto lezioni di tecnologia, alcuni di loro abitano in comunità nella zona di Mondovì/Ceva, parlano prevalentemente inglese e poco italiano: nonostante ciò non hanno perso una lezione e in settimana svolgono anche un’attività di lettura e traduzione dei materiali didattici dall’italiano all’inglese per poterle capire e studiare con maggior comprensione. Devo dire che è stata una splendida cavalcata online ricca di collaborazioni come quella di Laura Cravero per i contenuti forniti sulla Chimica degli alimenti, di Lorenza Isaia che ha registrato e montato le video lezioni del papà Corrado, di Antonio “Totò” Abate che ha realizzato diverse video lezioni per non far perdere la mano agli allievi pizzaioli. Adesso la vorremmo valorizzare con il rientro al CFP in modo che tutti possano mettere a frutto gli aspetti pratici nei nostri laboratori guidati dai nostri esperti dei vari mestieri.”

Non fa mancare il suo commento la direttrice del CFP Debora Gastaldi, che si ritiene soddisfatta dell’andamento delle attività formative in FAD nel suo insieme per come tutto il personale del CFP e gli allievi hanno reagito a questa circostanza avversa che li ha fisicamente allontanati l’uno dall’altra.

“Certo che – precisa la direttrice – la risposta degli adulti ci ha favorevolmente colpiti. Questa a testimonianza che la loro volontà di imparare e la capacità di fare gruppo con il nostro stile di famiglia, che abbiamo ereditato dal Don Bosco, può dare buoni frutti anche nelle situazioni più difficili.”

E conclude: “Faremo tesoro di questa esperienza e continueremo a lavorare per migliorare il nostro servizio di formazione a distanza, ma siamo certi che presto il CFP riaprirà e potremo riprendere in presenza, soprattutto nei laboratori, quelle attività formative pratiche che ci hanno sempre contraddistinto, mantenendo ed alimentando lo spirito di famiglia che ci anima da più di 150 anni!”

 

Nino Gentile

Torino 28 maggio 2020