Un percorso di educazione al primo soccorso e alla cittadinanza attiva
Le classi prime hanno avuto l’opportunità di incontrare i volontari della Croce Rossa Italiana (CRI), grazie al progetto promosso dal Comitato “Open Day del Soccorso”, che vede la collaborazione di ANPAS, CRI e Misericordie della provincia di Cuneo.
L’iniziativa, che rientra nel più ampio percorso provinciale coordinato dalla S.C. Emergenza Sanitaria Territoriale 118 Cuneo di Azienda Zero Piemonte, coinvolge anche NUE 112, 118 Piemonte e Centrale Operativa Cuneo, con l’obiettivo di diffondere tra i più giovani le conoscenze fondamentali di primo soccorso e di gestione dell’emergenza sanitaria.
Un progetto per la sicurezza di tutti
Il razionale del progetto parte da una constatazione semplice ma importante: gli incidenti e i malori, sia in casa che a scuola, possono richiedere interventi tempestivi. Per questo motivo è fondamentale che sempre più persone — in particolare i ragazzi e le ragazze — conoscano le manovre di primo soccorso di base e sappiano come attivare correttamente la catena dei soccorsi.
Durante l’incontro, i volontari della CRI hanno spiegato agli studenti come funziona il sistema di emergenza, dal numero unico 112 fino all’intervento dei soccorritori sul posto. I ragazzi hanno potuto apprendere in modo semplice e coinvolgente le nozioni teoriche e pratiche utili per affrontare le situazioni di emergenza, con particolare attenzione alle manovre salvavita e alla rianimazione cardiopolmonare (RCP).
Dalla teoria alla pratica
La metodologia del progetto prevede lezioni frontali, attività pratiche con materiali di simulazione e momenti di confronto diretto con i volontari. L’obiettivo non è solo trasmettere competenze tecniche, ma anche promuovere una cultura della solidarietà e della responsabilità civica, in linea con gli indirizzi della legge “Buona Scuola”.
Un’esperienza formativa e di crescita
“È stata un’esperienza molto interessante — raccontano alcuni studenti — perché ci ha fatto capire quanto sia importante saper intervenire in caso di emergenza e come, anche con gesti semplici, si possa davvero salvare una vita.”
Attraverso iniziative come questa, il nostro CFP si conferma non solo luogo di apprendimento tecnico e professionale, ma anche spazio di educazione alla cittadinanza attiva, dove si impara a prendersi cura degli altri e della comunità.
@CnosfapSalesianiSaluzzo


